Agriturismo a Volterra, Alabastro
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L'alabastro è un minerale di tipo evaporitico di origine gessosa
(solfato di calcio idrato) o calcitica (carbonato di calcio), che si presenta in
aggregati concrezionati, zonati o fibroso-raggiati, di aspetto cereo, deposti in
ambienti sotterranei da acque particolarmente dure. Il vocabolo è di origine
orientale, e per gli antichi greci la parola alábastron indica un vaso di
alabastro.
Si presenta frequentemente di colore giallo-bruno grazie alla presenza di ossidi
di ferro, ma vi sono varietà di colore bianco-avorio, giallo chiaro o anche
verdino. La specie più pregiata è quella di colore bianco, presente in Italia
nelle zone di Pisa e Livorno, da non confondersi con l'alabastro calcareo
proveniente dall'Oriente, conosciuto con il nome di onice.
Trattandosi comunque di gesso o calcite, l'alabastro è una pietra piuttosto
tenera e facile a rigarsi.
Provenienza
Esemplari notevoli provengono dall'Africa settentrionale sin dal tempo dei
romani che già lo utilizzarono largamente a scopo decorativo.
In Italia, masse lavorabili provengono dalla zona del Carso, dalla bergamasca e
dalla Toscana. In particolare era estratto in miniere sotterranee presso
Castellina Marittima (Pisa) e lo è attualmente in cave a cielo aperto nella zona
di Volterra (Pisa).
L'alabastro di Volterra è costituito da solfato di calcio diidrato e non nelle
forme microcristalline di calcite e aragonite (calcari cristallini) con il quale
è formato l'alabastro detto "orientale". Questo alabastro, detto "gessoso", è
più tenero e facilmente lavorabile, di minore peso specifico rispetto a quello
"calcareo". Forse, oggi, è più noto e diffuso, anche grazie alla grande abilità
e intraprendenza degli artigiani volterrani.
Utilizzo
È utile come pregiato materiale da decorazione suscettibile di lucidatura ed il suo utilizzo risale a tempi molto
remoti, visto che già nell'antico Egitto, a Creta e a Micene era sfruttato per i
rivestimenti di pareti o per i vasi funebri. Se i Fenici sono stati tra i primi
ad adoperarlo, in Etruria, il suo impiego fu notevole nel campo delle urne
cinerarie e sarcofaghi. Campioni particolarmente chiari e di grandi dimensioni
sono talvolta ridotti in sottili lastre, tali da lasciar passare la luce che ne
evidenzia il disegno e le zonature, ed utilizzati al posto di vetri per finestre
(solo a scopo decorativo).
Viene usato inoltre in forma grezza per realizzare piccole sculture,
soprammobili o bigiotteria, o in lastre lucidate impiegate come rivestimento.
Nella zona di Volterra è ancora presente questo tipo di artigianato.
Fonte: "Alabastro" Wikipedia, L'enciclopedia libera. Tratto il 23 agosto 2010, 12:09 da http://it.wikipedia.org/w/index.php?
title=Alabastro&oldid=30505527
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